Un nuovo orizzonte per l'agricoltura dell'UE: La voce degli agricoltori, il ruolo degli impollinatori e il futuro dell'alimentazione
- beelifeeu
- 14 luglio
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Aggiornato: 15 luglio
L'agricoltura europea sta vivendo un momento di riflessione. Stretti tra le crescenti sfide ambientali - cambiamenti climatici, inquinamento, perdita di biodiversità e pressioni economiche come la dipendenza dai mercati extra-UE - e la concorrenza globale sleale, gli agricoltori di tutto il continente chiedono dignità, equità e un posto al tavolo delle decisioni.
Le diffuse proteste degli agricoltori all'inizio del 2024 hanno segnato un momento cruciale. Queste manifestazioni hanno innescato la decisione della Commissione europea di rivedere gli obiettivi chiave del Green Deal. Un rapporto dell'European Fact-Checking Standards Network, Terreno fertile per la disinformazione, fa luce su come la disinformazione abbia distorto il movimento degli agricoltori, oscurando le reali esigenze delle comunità agricole. In realtà, gli agricoltori chiedevano (1) soluzioni pratiche, (2) prezzi equi per i loro prodotti e (3) un maggiore sostegno da parte delle autorità governative.
La risposta dell'UE agli agricoltori e alle nuove sfide globali: la visione agroalimentare
Nei mesi di maggio e giugno 2025, BeeLife ha partecipato a due importanti eventi della Commissione europea incentrati sul futuro dell'agricoltura e della politica alimentare. Questi incontri miravano a rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori e a delineare una nuova visione che bilanciasse sostenibilità, competitività e inclusione.
La Conferenza sulla visione per l'agricoltura e l'alimentazione, tenutasi l 8 maggio a Bruxelles, ha riunito oltre 1.000 partecipanti, di cui il 40% politici, il 20% ONG, 10% agricoltorioltre a ricercatori, giornalisti e altre parti interessate del settore alimentare. Tra i punti chiave della Commissione figurano:
Rinnovamento generazionale: Incentivi per sostenere i giovani in agricoltura.
Semplificazione normativa: Rendere le politiche più accessibili e attuabili.
Regole commerciali più eque: Standard più severi sulle importazioni, soprattutto per quanto riguarda i pesticidi e il benessere degli animali.
Niente divieti senza alternative: Garantire la presenza di soluzioni valide prima di imporre restrizioni ai prodotti fitosanitari.
Riforma del settore zootecnico: Un ripensamento dell'allevamento in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
Alla Conferenza sulle politiche agroalimentari del 3 giugno, si è discusso di come rendere l'agricoltura dell'UE più attraente, competitiva e sostenibile. Tra i principali risultati si segnalano:
Produttività e sostenibilità devono coesistere: l'obiettivo non è solo produrre di più, ma farlo proteggendo la salute pubblica, l'ambiente e il reddito degli agricoltori.
Sostegno all'innovazione: dagli strumenti digitali alle biotecnologie, l'innovazione deve essere guidata da una forte governance e da quadri di interesse pubblico.
Progettazione di politiche integrate: Le politiche agricole, climatiche e sociali devono lavorare insieme, non in silos.
Informazioni chiare sui prodotti: La trasparenza sull'origine e sugli ingredienti degli alimenti deve essere migliorata in tutta l'UE, evitando il greenwashing e garantendo che i consumatori non scelgano solo il prodotto più economico, ma anche quello migliore.
L'impegno di BeeLife: Difesa scientifica degli impollinatori e della biodiversità
Il 75% delle colture dell'UE dipende dagli impollinatori, come api, farfalle e coleotteri. Un singolo alveare può visitare fino a 20 miliardi di fiori all'anno, contribuendo alla produzione alimentare, allo sviluppo delle sementi e all'equilibrio ecologico. "Il valore economico medio dell'impollinazione delle colture da parte degli insetti nell'UE dal 1991 al 2018 è stato compreso tra i 7 e i 18 miliardi di dollari all'anno", ha sottolineato Michael Rubinigg nell'articolo pubblicato su articolo pubblicato su EU Pollinator Hub, mentre Lautenbach et alhanno stimato un valore globale di circa 350 miliardi di dollari all'anno.
Alla luce di questa urgenza ecologica ed economica, il dibattito sul futuro della Politica Agricola Comune (PAC) nel 2027 diventa ancora più critico. BeeLife sta rafforzando la sua presenza all'interno delle istituzioni europee, sia come consulente scientifico che come sostenitore dell'ambiente, per contrastare le preoccupanti regressioni politiche di alcuni Stati membri.
Perché le ONG basate sulla scienza sono più importanti che mai
In questo panorama, sempre più plasmato dalla competitività e dalle dinamiche di mercato, le voci ancorate alla scienza e guidate dall'interesse pubblico sono cruciali. Gli impollinatori non sono solo un bene ambientale, ma sono la chiave di volta dei sistemi alimentari, della cultura e della biodiversità in Europa.
Mentre l'UE traccia il suo futuro agricolo, BeeLife è fermamente intenzionata a difendere la biodiversità, a sostenere politiche più intelligenti ed eque e a garantire che la transizione agroalimentare dell'Europa non lasci indietro né gli impollinatori né gli agricoltori.
In questo spirito, BeeLife ha pubblicato una lettera aperta indirizzata alle autorità dell'UE, in cui si chiede il riconoscimento urgente di questi presupposti essenziali per la definizione della produzione alimentare e dello sviluppo rurale. Vi invitiamo a visitare le nostre Lettere aperte sul sito web, dove questo appello e le future dichiarazioni saranno disponibili per coinvolgere i decisori politici e il pubblico in generale.
Il nostro approccio si basa su prove e collaborazione. Come spiega Noa Simon, direttore scientifico di BeeLife:
"A maggio abbiamo incontrato a Bruxelles i responsabili politici, i partner agricoli e ambientali per rafforzare il nostro impegno collettivo a favore della biodiversità. Stiamo ampliando le nostre partnership strategiche con ONG, ricercatori, università e progetti UE per costruire un fronte coordinato per la protezione degli impollinatori."
Attraverso il suo coinvolgimento nei progetti finanziati dall'UE e nei dialoghi istituzionali, BeeLife sottolinea che la protezione degli impollinatori deve rimanere al centro della definizione della prossima generazione di politiche agroalimentari, sia che si tratti di regolamentare i pesticidi, sia che si tratti di impiegare nuove tecniche genomiche (NGT) o di attuare la legge sul ripristino della natura.
Riferimenti:
In data 8 lugliol'adozione della controversa Legge Duplomb in Francia ha segnato un pericoloso passo indietro, con una maggioranza maggioranza parlamentare ha votato per la reintroduzione dei neonicotinoidi noti per i loro effetti devastanti sulle api, sulla biodiversità e sulla salute umana. Questa decisione, presa nonostante la forte opposizione di apicoltori, scienziati, agricoltori responsabili e società civile, riflette una tendenza più ampia: alcuni Stati membri rimangono favorevoli all'uso o alla reintroduzione di pesticidi vietati e dannosi.